mercoledì 31 luglio 2013

Madrelingua sinonimo di perfezione?

La settimana scorsa ho insegnato il discorso indiretto in italiano ad una studentessa straniera che vive in Italia da più di un anno. Dall'espressione del suo volto potevo capire che aveva difficoltà ad entrare nel meccanismo del cambio del tempo e/o del modo verbale.
Allora è entrata in azione "Super Larissa" :-)
La regola numero 1 per un buon apprendimento: MAI SENTIRSI SCORAGGIATI.
Le ho detto di non preoccuparsi e che il discorso indiretto era un grattacapo anche per gli italiani. Lei mi guardava stupita: com'è possibile che parlanti nativi hanno problemi con un aspetto grammaticale della propria lingua?
Quando le ho assegnato 5 frasi da trasformare da discorso diretto a discorso indiretto per casa le ho detto che il compito non era per lei, bensì per 5 suoi amici italiani. La settimana seguente avremmo visto insieme se la mia teoria (ANCHE GLI ITALIANI HANNO PROBLEMI CON L'ITALIANO) fosse vera.
Ecco un esempio:
Domani comprerò un paio di scarpe.
Trasformazione --> Ieri il Sig. Rossi ha detto che si comprerà un paio di scarpe.
Quando il verbo che regge il discorso indiretto è al passato (in questo caso ha detto) il futuro diventa condizionale composto --> Ieri il Sig. Rossi ha detto che avrebbe comprato un paio di scarpe.

La mia studentessa era molto soddisfatta perchè era riuscita a correggere un madrelingua e così il discorso indiretto non le è sembrato poi così impossibile da imparare.

Molto spesso si ritiene che madrelingua sia sinonimo di perfezione, tu cosa ne pensi? Ti sei mai trovato/a in una situazione del genere? Raccontaci la tua esperienza!

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